E’ stata un’estate ricca di soddisfazioni per la nostra società.
La convocazione in nazionale è un traguardo e allo stesso tempo un punto di partenza per ogni atleta; rappresentare il proprio Paese ed essere selezionati per le capacità dimostrate in campo, dopo anni di allenamento e sacrifici, è qualcosa di estremamente appagante. Siamo davvero orgogliosi dei nostri ragazzi che si sono distinti e sono stati considerati meritevoli di far parte della rappresentativa italiana.
La nostra Emily Innocenti ha preso parte al Raduno nazionale under 18 tenutosi a Fondo (TN)
Elisa Innocenti è partita per Győr(Ungheria) dove è rimasta dal 2 al 16 gennaio in occasione dei mondiali
Tommaso Marcazzan è stato convocato al torneo Olympic Hopes a Budapest dal 23 al 27 agosto che ha visto scendere in campo Ucraina, Polonia e Ungheria.
Yuri Manica e Giacomo Marcazzan erano presenti al raduno U16 tenutosi ad Asiago e alle amichevoli a Linkoping (SWE) dal 28.08 al 03.09.2022; in questa occasione si sono trovati ad affrontare squadre impegnative quali : AIK Stockholm, Djurgårdens, Linköpings, o IK White Horse.
Infine Damiano Flessati è volato in Svezia dal 9 al 22 agosto 2022 con la nazionale Under 20 per prendere parte al Torneo SUPER CHALLENGE , Karlstad (SWE) cui hanno partecipato i teams di FARJESTAD, Francia, EV ZUG
Ognuno di loro ha affrontato l’esperienza in modo diverso, perché differenti sono le attitudine personali, l’età e le caratteristiche individuali.
In un percorso di crescita sportiva, la possibilità di confronto con realtà differenti e la necessità di “fare squadra” con atleti di altri teams, cercando di creare sinergie positive, rivestono un’importanza fondamentale. Questi tornei, questi raduni, questi momenti di incontro sono occasioni imperdibili per chi ha voglia di migliorare e di crescere come atleta e come persona.
Abbiamo raccolto le loro impressioni e le condividiamo volentieri perché siano spunto di riflessione, soprattutto sul fatto che lo sport gioca un ruolo importantissimo nella vita e nella formazione di un ragazzo.
Non sono da tanto tempo in nazionale, ho fatto solo allenamenti, ma quei pochi allenamenti sono stati belli e importanti. Ho un ricordo particolare dell’ultimo raduno che ho fatto, eravamo a fine allenamento e per me era
il primo, sul ghiaccio, con tutta la squadra. Quando il coach ha finito di parlare una compagna ha detto: “tutti giù a fare il cerchio” io, da nuova entrata, non sapevo che cos’era, ma ho visto tutte le” più vecchie” sdraiarsi a pancia in giù fino a formare tutte insieme un cerchio, la più grande ci ha parlato un po’ e poi alla fine del suo discorso ha detto: “al
mio tre…. urliamo tutte insieme Blue team”, così abbiamo urlato tutte quante insieme. E’ stata per me una delle cose più belle mai fatte a fine di un allenamento.
Mi ricordo anche quando mi hanno consegnato il necessario per l’ allenamento, non ho creduto di essere veramente lì finché non ho indossato tutta la divisa della nazionale. Ho provato una sensazione di orgoglio e anche di sicurezza che prevalevano su tutte le altre che sentivo in quel momento nel mio cuore.
Ad ogni raduno che ho fatto mi sono sempre portata a casa qualcosa, per esempio la felicità di essere arrivata fin lì, l’infinità di ricordi belli di tutto il raduno e anche un po’ di ansia di sapere se sarei stata convocata per il mondiale o per il quattro nazioni. Queste esperienze sono state le più belle di tutta la mia carriera di hockeista finora.
Emily Innocenti


Indossare questa maglia è per me un vero onore, un sogno che si realizza. Credo sia l’obiettivo di tutti gli sportivi poter rappresentare il proprio Paese. Io, un po’ per fortuna e un po’ per impegno e sacrificio, ci sono riuscita!! Il ricordo che porterò sempre con me è l’ansia che ha preceduto la prima partita ufficiale con la nazionale, tutta quell’agitazione e il privilegio che solamente giocando e facendo esperienza sono riuscita a gestire.
Ogni volta che ritorno dai vari raduni, lo faccio con qualcosa di nuovo, una nuova prospettiva, ovviamente sono solo all’inizio ed ho ancora molto da dimostrare e da poter dare.
Elisa Innocenti


Ogni volta che si scende in campo con la maglia azzurra è una sensazione forte perché ogni azione che si compie ha un peso specifico alto. Bisogna imparare a gestire le emozioni e non abbattersi per un singolo errore perché esso non può mettere in secondo piano l’impegno, la fatica e la determinazione impiegati per arrivare a quei livelli.
Il ricordo più bello che ho è legato all’emozione che ho provato nel cantare l’inno italiano dopo una vittoria; è una sensazione strana, è qualcosa che ti rimane impresso e ogni volta che ci penso mi vengono i brividi.
Dal punto di vista tecnico e sportivo, invece, mi sono confrontato con realtà diverse, con un livello e un ritmo alti, non paragonabili a quelli del campionato italiano.
Tommaso Marcazzan


Mi rendo conto che imparo molte cose, soprattutto giocando contro squadre estere di alto livello ed è proprio confrontandomi con loro che ho voglia di migliorarmi sempre di più.
Il ricordo più bello é legato all’orgoglio che ho provato dopo la vittoria contro una squadra Svedese under 18: noi eravamo una under 16!!!!
Indossando la maglia della nazionale mi sento fiero di me stesso, provo un senso di gratitudine, felicità e voglia di dimostrare quanto valgo
Yuri Manica


Dopo ogni ritiro fatto con la nazionale sento aumentate sia le mie prestazioni fisiche che la capacità di gestire meglio le mie emozioni quando sono in campo.
Il primo goal fatto con la maglia della nazionale, durante il torneo svolto in Svezia, è sicuramente il mio più bel ricordo per quanto riguarda quello che ho vissuto, fin ora, indossando la maglia azzurra.
Provo una sensazione di orgoglio quando vesto la divisa del mio Paese, e mi sento un privilegiato per aver avuto questa opportunità.
Giacomo Marcazzan


Dopo ogni esperienza in nazionale posso rendermi contro del mio livello di gioco paragonato a quello dei miei connazionali e avversari degli altri team. Aumenta di volta in volta il mio bagaglio di esperienza personale, con la nascita di nuove amicizie e la conoscenza di nuove persone.
Il ricordo più particolare di una partita giocata con la nazionale è legato al fatto che ogni giocatore può fare la differenza e che ognuno ha un proprio ruolo all’interno della squadra, semplice o difficile che sia.
Quando indosso la maglia della nazionale provo un senso di appartenenza e di gratitudine
Damiano Flessati


Speriamo che siano sempre in maggior numero gli atleti dell’HC TRENTO/SILVELOX che avranno modo di salire su un aereo con l’emozione nel cuore per una partenza, che ha il sapore di avventura, e negli occhi la determinazione che non fa mai smettere di sognare.

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